Antonio D’Elia nasce nel 1936 a Lecce dove attualmente vive. Si lega in amicizia con Oreste Macrì, Donato Valli, Gaetano Chiappini, Giuseppe De Matteis e con Francesco D’Episcopo, con i quali nasce un sodalizio intellettuale. Ha ricevuto i premi di poesia: Città di Piacenza (1980), il terzo Premio Internazionale di Poesia Borgo di Alberona (2007) e Segnalazione di merito alla VIII (anno 2013) e IX (anno 2014) Edizione del Premio Borgo di Alberona – Renata Canepa (2009) – ALBO D’ORO al Premio Internazionale Mario Luzi – Edizione VI (2011) per la poesia edita, classificato primo nella Rosa di 10 finalisti. La sua poesia ha ricevuto consensi positivi da Oreste Macrì, Mario Luzi, Margherita Guidacci, Elio Filippo Accrocca, Donato Valli, Giorgio Bárberi Squarotti, Mario Marti, Francesco D’Episcopo e Giuseppe De Matteis.
Per la sua poesia hanno scritto: Carlo Cordié sulla rivista letteraria Paideia a. XXXVII n. 1-6 Gen.-Dic. 1982, pag. 255 (Brescia, Bibliografia 1981-1982); Giuseppe De Matteis sull’Indipendente Culturale d’Informazione Il Centro, anno III n. 1 del 27/01/1983 Lucera; Pascol Colletti su Voce del Sud, anno XXXVI del 23/12/1989, Lecce; Luigi Galli su Il Rinnovamento, anno XXI del 20/04/1991 n. 89, Napoli; Giuliana Scardino sul periodico L’Alambicco, anno VII, n. 3 Luglio 2008 e anno IX n. 3 Luglio 2010, San Cesario (Lecce); Luigi Scorrano sul periodico mensile Presenza Taurisanese, anno XXVI nn. 7-8, Luglio-Agosto 2008 e anno XXVIII, n. 5 Maggio 2010 Taurisano (Lecce); Donato Valli su Aria di Casa – Il Salento dal mito all’arte, 1° Tomo anno 1994 (da pag.185 a pag. 192); Saggi e Ricerche, Dipartimento di Studi Storici dal Medio Evo all’Età Contemporanea, Università degli Studi di Lecce, Editrice Congedo di Galatina, su Aria di Casa – Esperienze di Volontariato Letterario, II Tomo, III Serie anno 2005 (da pag. 331 a 334), Saggi e Ricerche, Dipartimento di Studi Storici dal Medio Evo all’Età Contemporanea, Collana diretta da Bruno Pellegrino, Università degli Studi di Lecce; Gaetano Chiappini sul Quotidiano del Salento Il Paese Nuovo, anno XVIII n. 223, Lecce 13 Ottobre 2010; Sonia Marulli sul settimanale L’ora del Salento, Anno XXII n. 46, Lecce 22 Dicembre 2012; Daria Ricci su Quotidiano di Puglia, Anno XIV, n. 54, Lecce 24 Febbraio 2014.
Giuseppe De Matteis, Università degli Studi di Chieti, Pescara. “La silloge poetica Dialoghi del cuore, “visionario testo di un iter poetico ed umano, disegna mirabilmente un affresco su uno scenario metafisico e naturale della stupenda terra salentina, che egli colora con i pastelli delle visioni poetiche, miste a quel sostrato di nazionalità del cultore della classicità. Al centro della narrazione c’è il poeta, che con un climax di immagini descrive l’evoluzione dell’uomo attraverso un percorso diacronico che segna quasi le tappe dell’inarrestabile progresso umano. L’autore traccia, in sostanza, un itinerario dove sono presenti molti aspetti dello scibile umano: la religione, la filosofia, la letteratura antica, moderna e contemporanea, mescolando trascendenza e immanenza, riuscendo così ad umanizzare, con spiccata sensibilità antropologica, il contesto narrativo e mettere sé al centro di una metamorfosi intellettuale e spirituale che si realizza nella piena libertà di vivere in spazi liberi come i poeti latini nell’otium, in un ambiente georgico e bucolico dove l’io lirico e l’io psichico sono in piena sintonia, raggiungendo la vetta del sublime nel canto che si leva come inno fino a Dio, creatore, e all’uomo, creatura… Il tema del viaggio, come metafora dell’esistenza dell’uomo, percorre il testo della consapevolezza del tempo e della fine. Il ruit hora è idea dominante nel fluire eracliteo, è come un ripiegarsi su se stessi attraverso un cammino interiore che conduce ad un’ansiosa interrogazione di ciò che trascende il mondo sensibile… In questa raccolta l’io lirico trova, a nostro parere, la sua forza e pregnanza nel logos che permea il dettato poetico del D’Elia: il linguaggio è alto, concreto, essenziale, estremamente comunicativo e accattivante… In conclusione, possiamo affermare che i Dialoghi del cuore hanno qualcosa di più familiare e di più prossimo, raccontano cioè gli struggimenti del cuore, nel senso del trascorrere infinito del tempo e delle generazioni, cronos che, in fondo, è anche kairos” (Chieti-Pescara, 19/06/2009)
Gaetano Chiappini, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di lingue e letterature neolatine: “questa tua ansia del possibile è più dell’impossibile, questa tua ambizione della parola e della carta fanno sì che nel tuo sforzo vitale avanzi il tuo progetto poetico con forte aderenza alle cose, che avvengono prima, come giusto, visto che ci hanno messo dentro le cose… Rilke delle Poesie e non del simbolo ama le cose e le vive… il silenzio che si fa sostegno di una nuova saggezza, quella dell’anima silenziosa della muta sapienza, che finalmente ci fa godere le cose nella loro schiettezza. Bella poesia la tua: assertiva e saggia”. (Firenze, 15 Aprile 2013)
Prof.ssa Loredana Marulli “Mi piace la capacità di comunicare la forte emozione con rapide pennellate. L’alternanza del ritmo ora serrato ora spezzato dall’“enjambement”, che determina un evidente rallentamento… La semplicità e l’essenzialità lessicale, priva di orpelli, dà voce ad una verità umana. L’allitterazione della sibilante “s” imprime musicalità ai versi e svolge la funzione di “fil rouge” tra le parole. (Lecce, 13 Ottobre 2013)
Giorgio Bárberi Squarotti, Università degli Studi di Torino: “La sua poesia privilegia il verso brevissimo, fortemente scandito e, al tempo stesso, rapido così da dare il senso eracliteo del fulmineo trascorrere del tempo (contemplazioni, emozioni, memoria, visioni, stagioni, occasione di vita, riflessioni e sentenze)… (21/07/2014)
Sandro Gros-Pietro (Editore della Genesi Editrice): “Ho letto con molto interesse e viva ammirazione il suo libro Salento nel cuore, che mi è parso scritto al plurale, in quanto aperto su una varietà di tematiche tanto vaste quanto profonde, tali da creare un intreccio di direzioni di lettura e di riflessione, la rosa dei venti degli orientamenti possibili per sviluppare una buona predisposizione alla comprensione poetica della vita. E su tutto ciò mi sembra che poi trionfi la dimensione misteriosa eppure rallegrante del tempo, come un enigma luminoso e benevolo, ed ecco per le pagine lo scorrere senza fine dei giorni, le stagioni, le vite umane, le civiltà: credo di poter dire che sia proprio questo lieto enigma d’eternità il cuore del Salento, gentile amico, antichissima terra, che alla fine lei pienamente rappresenta nel suo bellissimo libro… (Torino, 31/03/2015)
Ha scritto la prefazione sul libro di P. Colletti Ieri oggi domani, Napoli, Edizioni Istituto Italiano di Cultura, 1993 pp. 5-7 e La poesia di Luigi Galli nella ‘Verità dell’estate’, Periodico Culturale mensile, “Il Rinnovamento”, Napoli, anno XXIII, n. 214-215, Novembre-Dicembre 1993, pp. 75-78.
Ha pubblicato i libri Pascol Colletti – Poeta del Sud, Saggio, Ed. Biblioteca Internazionale di Poesia Contemporanea, 1989; Pochi versi in solitudine, Editrice Salentina 1982, Prologo Donato Valli; Ombre del tempo, Editrice Lacaita 1990, prefazione Gaetano Chiappini; La finzione degli specchi, Editore Congedo 2003, prefazione Donato Valli; Frammenti di stelle, idem 2006, prefazione Donato Valli; L’orologio di Ctesibio, idem 2007, prefazione di Gaetano Chiappini; Il vento nel pomario, idem 2008, prefazione di Francesco D’Episcopo; Nel lento rifiorire delle ramure, idem 2009, prefazione di Donato Valli; Dialoghi del cuore, Editore Il grappolo 2009, prefazione di Giuseppe De Matteis; Allo sciogliersi della memoria, Editore Congedo 2010, prefazione di Gaetano Chiappini; Le ombre affrettano la sera, Editore Create Space, Charleston SC (USA), Dicembre 2013; Versi sotto la pergola, idem Giugno 2014; Hanno l’alba nel cuore, Genesi Editrice 2015, prefazione di Sandro Gros-Pietro; Geometria dell’eternità, Genesi Editrice 2016, prefazione di Gaetano Chiappini.
LIBRI DI QUESTO AUTORE
I commenti sono chiusi