I Murazzi per l’inedito 2020
(Dignità di stampa Narrativa Inedita)

Motivazione di Giuria:

Daniele Pelizzari è autore di microracconti e di fulminee trovate sempre di grande effetto comico e talvolta di finissimo umorismo surrealistico. Non manca nell’opera la capacità di rappresentare a specchio vizi e tic, pusillanimità e fraintendimenti che costituiscono la casistica degli inciampi e degli equivoci umani più ricorrenti e giocondi.
La Giuria de I Murazzi 2020 per la Sezione di Narrativa Inedita all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa all’opera Hai sceso la scolopendra? di Daniele Pelizzari.

La scolopendra è un artropodo che non suscita certo tenerezza o simpatia: ha un morso urticante, simile a quello dello scorpione ed è di dimensioni poco più grandi. Appartiene alla categoria degli animali “quasi sconosciuti”. L’ironia, di conseguenza, sta nel farne un animale domestico, in sostituzione del cane di famiglia: lo si porta dal veterinario e anche dal dentista. Diviene un personaggio della quotidianità, che ci accompagna lungo l’intero libro. Tuttavia, rimane sempre un enigma indefinibile, come il suo precedente letterario, il sarchiapone, che addirittura è un animale inesistente, oggetto delle gag portate in scena da Walter Chiari e Carlo Campanini. Lo stratagemma appartiene al patrimonio umoristico della letteratura: si punta l’attenzione su un falso scopo surreale per poi colpire con assoluta precisione l’obbiettivo reale del racconto, che è costituito dalla nostra credulità, faciloneria, disattenzione, superficialità, furbizia, improvvisazione, menefreghismo, egoismo e la conseguente indeterminata sequela di innumerevoli piccoli e grandi vizi, nonché di rarissime virtù, che caratterizzano il genere umano nel suo complesso. Non si tratta di un J’accuse pronunciato sui coturni tragici del censore catoniano. Tutt’altra cosa: anzi, è un compiacersi comico e divertito dell’irragionevolezza del modo e mondo in cui noi viviamo, rappresentato quasi in chiave di “stupidario”. In effetti, dobbiamo ammettere che l’umanità è sostanzialmente stupida, e lo è fino ai limiti dell’incredibile, in quanto passa il maggior tempo a danneggiarsi reciprocamente e a sperperare fatiche e risorse in sciocchezze e inutilità. Cioè l’umanità si preoccupa principalmente di “scendere la scolopendra”. Lo fa tutti i giorni. Il che non si sa bene cosa significhi. Anzi, ci correggiamo: purtroppo lo sappiamo benissimo e basta leggere il bellissimo libro di Daniele Pelizzari per riconoscerci alla perfezione nei “raccontini” surreali da lui inventati.

Sandro Gros-Pietro

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