16,00 €
Autore: Gianni Giolo
Editore: Genesi Editrice
Formato: libro
Collana: Le Scommesse, 439
Pagine: 276
Pubblicazione: 2015
ISBN/EAN: 9788874145119
Memorabile viaggio nello spazio
Premio I Murazzi per l’inedito 2015 (Dignità di stampa)
Motivazione di Giuria
La Giuria del Premio I Murazzi attribuisce la dignità di stampa al romanzo filosofico e letterario A ciascuno il suo, che rappresenta un sontuoso quadro dell’impotenza dell’intellettuale nel mondo d’oggi, tracciato con mano sicura e in chiave romanzata da parte dell’Autore, il quale immagina l’autobiografia confessione di un ideale protagonista, incapace di assegnare un significato positivo all’evoluzione entropica della sua vita, rappresentata a specchio nella decadenza contraddittoria del mondo contemporaneo occidentale.
Il titolo del libro (unicuique suum, A ciascuno il suo) ha un’origine che si perde nella notte dei tempi, risale fino alla Repubblica di Platone o anche prima, e similmente il sottotitolo (Zibaldone) ha un’origine ben precedente alla celebrità assoluta che gli conferì Leopardi. Proprio di questo Gianni Giolo voleva parlarci: di questioni così antiche che fanno il brodo primordiale dentro cui è stato nutrito e lessato l’uomo dai primordi ellenici della splendida civiltà occidentale per arrivare ad oggi, tempo dell’attualità, nel quale Atene si pronuncia New York o alla peggio, con la dizione della sua matrice storica in salsa monarchica, che si pronuncia London. È la riflessione sull’ubi consistam: che cosa siamo oggi? cosa siamo stati in passato? è possibile pensare a cosa saremo domani? e in quali termini? C’è un artificio letterario per iniziare il “discorso dei discorsi”. E l’artificio è il “romanzo”, motivo per cui il libro inizia con una concreta vicenda umana da raccontare, la vita di un anonimo vicentino, che nasce nella città-progetto di Andrea Palladio e che già subito dalla nascita sperimenta, per varie cause che il lettore scoprirà, il disagio di essere al mondo, per cui si rifugerà nel mondo delle idee e vivrà alimentandosi principalmente di libri e di parole. Vivrà la realtà come la vive Il dormiglione risvegliato di Jean Bertrand Portalis, cioè nella fantasticheria che riluce dai libri stampati, di cui è un gran divoratore. Una volta scoperto che il romanzo è morto all’inizio del Novecento, il nostro protagonista, dunque, vivrà la sua condizione di alfiere del pensiero del Novecento stando totalmente al di fuori della sua personale vicenda che tanto non c’è più, esattamente come l’isola di Peter Pan: la vita del protagonista è divenuta una favola per bambini sognatori e pustolosi, teneri adolescenti, è un’isola che non c’è. Ma c’è il leggio incantato delle sue letture, che noi non abbiamo nessuna difficoltà a intendere che si tratti delle letture dello scrittore Gianni Giolo, e non già del protagonista. Le letture passano al vaglio i fatti e le idee del “secolo breve”, quello che in meno di cent’anni rivolta la vecchia Europa come un calzino bucato, fa scomparire monarchie e imperi, crea la rivoluzione del proletariato, fa scomparire la dittatura del proletariato, introduce la prassi del Dio Morto a sé stesso, l’ideologia di una scienza onnisciente, per poi ritrovarsi nel fanatismo religioso più acerbo dalle epoche medievali a oggi e nell’impotenza della scienza e della tecnica a difenderci dalle bombe d’acqua e dalle trombe d’aria. Al centro del discorso, c’è un’unica stella polare o bussola d’orientamento: che è l’unicuique suum, cioè un grido di libertà e di giustizia, forse una fede, magari una speranza. Ma che va saputo interpretare e collocare, con le giuste coniugazioni e significati. Gianni Giolo ha il grande dono di una straordinaria documentazione dei fatti che si unisce a una spontanea umiltà delle idee, unite insieme fanno di questo libro un autentico capolavoro di saggezza e di fascino del racconto, un monumento alla bellezza del pensiero umano.
Sandro Gros-Pietro
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