In un immaginario paese della Lombardia, Boverno, viene organizzato il reality Acquario. Le tranquille abitudini di vita provinciale dell’intera cittadina vengono esaltate e rivoluzionate dall’arrivo della troupe televisiva italo-inglese che in poco tempo realizza l’investimento economico della sede: un edificio come nel paese non ce ne sono altri, totalmente rivestito da cristallo trasparente, in modo che da fuori si possano vedere i concorrenti, in ogni momento della loro vita, di giorno e di notte, in ogni spazio. Tuttavia, alcuni giovani del luogo, riuniti nella rock band Blast, decidono di boicottare la produzione televisiva guidata dalla rampante Patrizia. Per ironia della sorte, Brillo, giovane elemento della band, figlio degli edicolanti di Boverno, diviene una star della trasmissione. Tra Demi, segretaria di produzione, l’attore Sorbi, il cantante Jinko, l’attrice Caterina, lo spagnolo Emmanuel e ancora numerosi altri personaggi nasce una dinamica di rapporti umani e di intimità sempre imprevedibile e con numerosi colpi di scena, fino al momento della serata d’onore di proclamazione del vincitore, che avviene con una grande sorpresa, trasmessa in rete in tutta Italia. Il libro ha il pregio di ricostruire una rappresentazione molto veritiera e dissacrante del mondo della televisione, che appare come una sirena ammaliatrice e cinica.

Sandro Gros-Pietro

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3 recensioni per La vita di mezzo

  1. Matteo Revagliati

    È un libro che sorprende e coinvolge, portando il lettore a riconoscersi in certi preconcetti, invitandolo a risvegliare la propria consapevolezza verso la vita reale.

  2. Stefano Garzaro

    Non è facile architettare un boicottaggio contro il bieco sistema della televisione spazzatura: se l’azione prende una piega storta, si rischia di finirne stritolati. Un paese di provincia della Lombardia entra in ebollizione quando viene invaso dalla carovana di un reality. La vita normale si blocca e i nuovi rapporti sociali si misurano secondo quanto avviene nel padiglione di cristallo, dove gli attori trascorrono il tempo a disgregare la propria psiche. Alcuni giovani del paese, riuniti in una rock band, decidono una resistenza non soltanto passiva, finché Brillo, uno di loro, per un caso fortuito viene imbarcato nel carrozzone e diventa una star della trasmissione. L’apparente solidità del protagonista inizia però una rapida degradazione, che trasforma il suo spirito di ribellione in un docile consenso alla produzione del reality. Il ragazzo conquista fama e denaro, ma ciò esige una vittima, Gabriele, un componente della band, che scompare nel tentativo di bloccare la trasmissione. La vita di mezzo è un romanzo aspro, che esplora i meccanismi interni della produzione televisiva e i rapporti dissociati di una città di provincia, che non sa reggere la prova di luci troppo intense. È così difficile resistere alle trappole del consenso di massa? Sì, se la resistenza viene da uno solo, e non da un progetto collettivo e consapevole.

  3. Francesco Li Gregni

    facile da leggere, scorrevole e piacevole. mi sarebbe piaciuto di più, se avessi lavorato un po di più su Caterina, magari fino fino a (salvare Brillo)

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