Alexia, Kim e Diana sono le tre protagoniste di un’avventura che mescola insieme realtà e fantasia, materialismo e metafisica, Occidente e Oriente. La vicenda si sviluppa dalla morte di Martin, un enigmatico seguace del carpe diem di Orazio, ma che tuttavia crede nei valori spirituali collocati al di sopra del destino terreno dell’umanità. A raccogliere davanti al notaio l’eredità del misterioso personaggio giungono le tre donne, già amanti ciascuna all’insaputa dell’altra di Martin, e l’amico Philip Newman, che è stato il compagno degli ultimi anni di vita del defunto. L’eredità consiste principalmente in un magnifico, ma decaduto, resort collocato sull’isola paradisiaca, all’estremità occidentale del maestoso golfo del Bengala. Le tre donne e il buon Philip – che ben presto dimostrerà di possedere una doppia identità e una seconda vita dedita al peccato e alla furfanteria – fanno risorgere il resort a rinnovata attività e a tutt’altra destinazione: diventerà la Repubblica delle donne, un paradiso incantevole sulla terra dove Eva si libera definitivamente dall’impostura di essere la costola d’Adamo: gli uomini non sono ammessi in quell’Eden! E l’Hotel di lusso diviene un gineceo totalmente affrancato dal dominio maschilista, apprezzato in tutto il mondo dalle donne libere ed emancipate, sia in temporanea vacanza dal marito o dal compagno sia di consolidata tradizione lesbica. Ma a complicare – o a risolvere? – la vicenda intervengono due personaggi ancora più misteriosi: il santone indiano Aixela Mikanaid – il cui nome altro non è che il palindromo del nome delle tre donne – e il di lui assistente Alu Palak. Il santone rivelerà alle donne il loro destino di predestinate e la funzione di liberatrici e di messaggere dell’amore che sono destinate a svolgere sulla Terra. Se non fosse che anche il diavolo, come sempre succede, ci mette la coda. E il diavolo è il sanguinario Mahani, capo mafia pluri-assassino, grossista della droga e commerciante d’armi che vuole eliminare Philip e le tre donne. La vicenda ha un epilogo del tutto imprevedibile, caratterizzato dal fuoco purificatore che rende giustizia e celebra i valori dello spirito e, contemporaneamente, interviene anche a dare una definitiva sistemata sulle vicende materiali e terrene.
Scritto con uno stile tanto efficace e corsivo quanto smagliante per limpidezza e precisione, il romanzo avvince dalla prima all’ultima pagina e porta il lettore a immaginare una splendida favola per adulti ambientata in uno dei paradisi più suggestivi del pianeta. in un continuo gioco a rimpiattino tra la fantasia e la realtà. Un libro da bere con golosità, dissetante e inebriante.

Sandro Gros-Pietro

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