Prefazione

L’aforisma, genere minoritario nella tradizione letteraria spagnola, ha conosciuto negli ultimi quindici anni una crescita esponenziale. Se fino agli anni novanta del secolo passato, incontrare sugli scaffali delle librerie un libro di aforismi di un autore spagnolo contemporaneo era un evento insolito, negli ultimi due decenni ciò ha smesso di essere una rarità. È vero che non c’è stata ancora una completa normalizzazione per ciò che attiene la produzione e la distribuzione – che avviene attraverso canali minoritari – e che molte volte il lettore interessato ha dovuto rovistare tra gli scaffali o esplorare quell’archivio quasi infinito che è la rete internet, tuttavia sono molti gli autori che hanno optato per l’espressione aforistica e sono anche molti i critici e gli accademici che, prendendo nota del fenomeno, si sono occupati di studiarlo nei suoi aspetti teorici e storici. In questo modo si genera un movimento che avanza a spirale. La pubblicazione di nuovi libri di aforismi risveglia l’interesse dei critici che li commentano e analizzano e la diffusione di questi studi aumenta, a sua volta, la visibilità del genere aforistico… attraendo, quasi senza volerlo, l’attenzione di nuovi autori che decidono di provare le loro forze in questo genere rinnovato… Questo semplice fatto, che ha a che vedere con la ricezione dell’aforisma e con la sua visibilità in campo letterario e sociale, spiega in parte la costante apparizione di nuovi testi (non bisogna dimenticare che l’impulso creativo ha molto a che vedere, nonostante tutto, con il vecchio concetto di emulazione), anche se ci sono senza dubbio altre ragioni che spiegano tutto questo: dalla necessità di decostruire (contra-dire) i luoghi comuni in un discorso di resistenza, fino alla ricerca di un solido terreno concettuale in cui basare l’azione individuale in un contesto ideologico di crisi generalizzata, passando per la ipervalorizzazione del soggettivo e dell’interiorità o la nuova/vecchia aspirazione di adattare il discorso a formati e dimensioni che si percepiscono come “attuali” e che entrano in risonanza con quelli proposti dai nuovi mezzi di comunicazione. Il risultato è un ricchissimo corpo testuale che cresce di giorno in giorno e nel quale possiamo identificare molteplici varianti dell’aforisma moderno (lirico, filosofico, moralistico, ludico, ingegnoso…), senza che per il momento si possano percepire segni che questo interesse per l’aforisma sia una moda passeggera. E a dare conto di questo panorama, offrendo ai lettori italiani un campione dell’aforisma spagnolo attuale, aspira il libro L’aforisma in Spagna. Tredici scrittori di aforismi contemporanei. Il suo autore, Fabrizio Caramagna, è al tempo stesso un rilevante aforista e un esperto co­no­scitore del genere, di cui si sta occupando già da molti anni. Basti guardare le pagine del suo blog Afo­ri­sti­ca­men­te – che si è trasformato in un punto di riferimento imprescindibile – per capire che il suo interesse e la sua conoscenza dell’aforisma contemporaneo non rispettano i limiti che impongono arbitrariamente le frontiere linguistiche o politiche. Alle riflessioni teoriche sopra l’aforisma e alle notizie puntuali sopra novità di in­te­res­se che va offrendo la sua pagina web si sommano brevi articoli, ben informati, sopra aforisti di diverse nazioni (già più di quaranta) che si accompagnano a una breve selezione di testi tradotti in italiano, che è un vero regalo per il pubblico amante del genere. In più, Fabrizio Caramagna, svolge un importante lavoro editoriale – è responsabile di una collana che ha già pubblicato diversi autori contemporanei – nonché organizzativo, in questo ultimo caso dalla sua postazione di Segretario della Associazione Italiana per l’Aforisma. È per tutti questi motivi che non si riuscirebbe a pensare a una persona meglio qualificata per imbarcarsi in un progetto come questo. E credo che il risultato – magnifico in tutte le sue dimensioni – sia del tutto evidente. Come ogni an­to­lo­gia, L’aforisma in Spagna. Tredici scrittori di aforismi contemporanei, nasce dall’entusiasmo, in questo caso accompagnato anche dalla conoscenza, dalla intel­li­gen­za e dalla sensibilità letteraria. La selezione di autori risponde al gusto dell’antologista – e così deve essere – però questo è un gusto esperto, educato alla lettura dei più importanti aforisti contemporanei. Per tale motivo esso non è in nessun caso arbitrario e risulta, a mio pare­re, particolarmente attinente. Fabrizio Caramagna ha sa­pu­to offrire un panorama ampio e rappresentativo del­l’aforisma spagnolo attuale nei suoi vari aspetti, ma è sta­to anche in grado di scegliere di volta in volta esempi particolarmente indovinati. Non si può chiedere di più. Un vero privilegio per gli autori che vedono in questo libro alcuni dei loro migliori testi tradotti in italiano, e ancor di più un vero privilegio per i lettori italiani, che possono avvicinarsi all’aforistica spagnola contemporanea in compagnia di un vero conoscitore. Bisogna solo rallegrarsi per questo… e immergersi nelle pagine del libro, che è un lavoro straordinario.

José Ramón González Università di Valladolid

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