Le mie origini? Meridionali. Nata a Catania da madre siciliana e padre campano, vivo a Torino dai tempi dell’università. Prima ho vagabondato per l’Italia perché la carriera militare di mio padre lo richiedeva. Questo nomadismo precoce mi si è appiccicato addosso come una seconda pelle. E appena posso parto. Ogni parte del mondo mi regala un pezzetto di sé. Mi piace fermare le espressioni dei volti e di ognuno immaginarmi una storia, come se contenessi una moltitudine di umanità. Anni fa ho scoperto il teatro, in coincidenza con la morte di mio padre, ed è stato amore totalizzante e appassionato. Le mie origini incidono sul modo di approcciare le cose di cui mi innamoro, e il teatro è il mio amore attuale: consente alle moltitudini di prendere corpo. La mia Clitemnestra aveva urgenza di nascere, e dopo di lei Malinche e Giovanna. Le mie tre donne: traditrici e tradite, appassionate e totalizzanti. E con tutta me stessa dedico questo libro a mio padre.
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