PREFAZIONE

Queste mie “confessioni” sono nate da una specie di autobiografia scritta come supporto all’epistolario delle quasi 400 lettere che ci siamo scambiate allorché mi trovavo a lavorare all’estero, con colei che divenuta alfine mia moglie, morì poco dopo, epistolario che insieme a quello avviato con mio padre trasferitosi in Argentina, ha interessato l’Istituto Piemontese della Resistenza e della Società Contemporanea.
In dette “confessioni” sono confluiti il riepilogo di vari curricula professionali ed il sunto dei miei rapporti con l’Ordine degli Architetti di Torino ed ho aggiunto alcune considerazioni sui trascorsi raccontati, nonché qualche riflessione conclusiva di certo opinabile, ma frutto di prolungate meditazioni.
Un nipote d’acquisto che mi è assai caro, dimostrando sensibilità e intuizione, ha fatto stampare alcune decine di copie della parte originaria di questi scritti che si sono presto esaurite per cui ho pensato di integrarla con una modesta documentazione fotografica, di completarla con altri scritti generici e di arricchirla con varie serie di miei disegni non ancora pubblicati riguardanti la Resistenza, eseguiti a matita nel maggio 1945 a Cuneo presso il comando G.L. ed in vario modo dal 1948 al 1953 durante il periodo universitario, nonché con una serie di schizzi di professori e compagni di studi nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

Sandro Caimi

 

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