Antonio Marcello Villucci, nato in provincia di Cremona nel 1941, ma sessano di adozione, laureato in Lettere presso l’Università Federico II di Napoli, ha insegnato Materie letterarie negli Istituti d’istruzione secondaria. Ha collaborato al quotidiano America oggi del New Jersey e alla rivista Crisi e letteratura (n. 26-27) diretta da Gaetano Salveti. È stato socio U.N.S.A. Ha esordito in campo letterario con la silloge Rifugio (1970), cui sono seguite le seguenti raccolte di poesie: L’albatros (1971), Dopo lo spettacolo (prefazione di R. Filippelli, Scauri 1974), Controcanto (prefazione di A. Piromalli, Scauri 1989), I giorni e la memoria (prefazione di V. Esposito, Bastogi, Foggia 1996), Oltre il silenzio della luna (prefazione di M. G. Lenisa, Bastogi, Foggia 1999), Da un’altra stagione (prefazione di M. G. Lenisa, Bastogi, Foggia 2001), Una sciabica di stelle (prefazione di M. G. Lenisa, Bastogi, Foggia 2003), Fiori d’arcobaleno (prefazione di M. G. Lenisa, Bastogi, Foggia 2005), Oltre il silenzio (prefazione di M. G. Lenisa, postfazione di V. Esposito), Bastogi, Foggia 2007), Parole d’azzurro (prefazione di Sandro Gros-Pietro, Genesi, Torino, 2010), Le parole non dette (idem, 2013); Sulle ali del sogno (idem, 2015); Nei vicoli della memoria (idem, 2016).
Villucci, che ha liriche inserite in antologie scolastiche, è presente inoltre nei seguenti volumi: Poeti aurunci. Antologia di testi (con introduzione di T. Pisanti), Russo, Caserta 1989; A. Piromalli, Lettere vanitose, Rubbettino, Catanzaro 1985; La poesia in Campania (a cura di M. Sovente e B. Cellaro), Forum/Quinta Generazione, Forlì 1990; ’900 e oltre. Inediti italiani di paesi contemoranea (a cura di R. Pasanisi e G. Salvadori, Napoli 1997; Dizionario degli autori contemporanei, Miano, Milano 1998; V. Esposito, L’altro Novecento nella poesia italiana, Critica e testi, I, Bastogi, Foggia 1996; V. Esposito, L’altro Novecento della poesia italiana. La poesia etico-religiosa, IV, Bastogi, Foggia 1998; V. Esposito,L’altro Novecento. Poesia centro‑meridionale e insulare, I, Bastogi, Foggia 1999; V. Esposito, L’altro Novecento. La poesia “onesta”, VII, Bastogi, Foggia 2004; V. Esposito, L’altro Novecento. La poesia “onesta”, IX, Bastogi, Foggia 2006; AA. VV., Storia della letteratura italiana. Il secondo novecento, II, Miano, Milano 1998; R. Filippelli, Viaggio letterario nell’Italia europea, III, Simone, Napoli 2000; M. Esposito, Ritratti. Percorsi, saggi, esperienze del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito, II, D/Libri, Napoli 2006. Si vedano, inoltre, i saggi di W. Tommasino, Fiori d’arcobaleno di A. M. Villucci, Bastogi, Foggia 2006; W. Tommasino, L’ultima raccolta di A. M. Villucci: un dono di serena speranza, Bastogi, Foggia, 2007.
Villucci ha partecipato a vari concorsi nazionali di poesia, con lusinghieri risultati; ha fatto parte di diverse giurie di premi letterari. Significativi i consensi della critica ufficiale nei confronti della sua produzione poetica.
È venuto a mancare il 17 settembre 2018.
“… nell’armoniosa compostezza strutturale e nel rasserenamento dei contenuti, ovvero nella storia della poesia di Villucci, va riconosciuta l’apparizione di una stella, quale le misericordia divina fa apparire nelle storie degli uomini di buona volontà, perché la sua luce li guidi alla meta dei Re Magi. “Signore / ascolta in questo novilunio / la mia voce: è del figlio smarrito nel deserto / che nel notturno gelo / cerca un guado di salvezza”. Così la brevità si rinnova nel fiorire dalla letizia: “O Signore, / nell’attimo del transito / schiudi i tuoi cieli / ai nostri sogni di azzurro”.
Stralcio dalla recensione di Fernando Salsano a Da un’altra stagione
“Si è andata accentuando in poesia recentemente, la tendenza ad accentuazioni di carattere più direttamente soggettivo. E si è parlato anche da noi, sul territorio, di poesia dalla critica definita”confessionale”. Così ombre e penombre hanno spesso attraversato la poesia del sessano Antonio Marcello Villucci. Da non collegare a eredità decadentistiche quanto, piuttosto, al senso di inquietudini interiori, a contrasti e tensioni propri, particolare del vivere d’oggi. E nella sua più recente raccolta, edita da Bastogi, con prefazione di Maria Grazia Lenisa e postfazione di Vittoriano Esposito, tensioni e rimpianti assumono direttamente una dimensione e linguaggio di religiosa interiorità. “Un vento di preghiera “ aleggia ora in ogni situazione, sia “lungo i sentieri delle stelle” che nelle più umili cose, e nei silenzi e nella natura stessa, nella “frescura dell’aria”.
Cristo e l’assolutezza del divino che si fa umano sono invocati con schiettezza con parole e forme di carattere anche “sacramentale”. Ma con riflessi, pur sempre dell’umano troppo umano: in certi interni, nella quotidianità del lavoro e degli affetti, nella robustezza da”civiltà contadina”, si direbbe, al di là di ogni doglianza, con l’evocazione di figure come quella della Nonna del Sud, con i capelli a scrimine, ravvolti al colmo entro il cercine, mentre riannoda sterpi al focolare, nel risorto mattino.
Recensione di Tommaso Pisanti a Oltre il silenzio
LIBRI DI QUESTO AUTORE
I commenti sono chiusi