Maria Erovereti, laureata in Lettere, si occupa di fotografia dagli anni ’80. Dopo un breve periodo d’insegnamento, ha dato inizio nei primi anni ’90 all’attività espositiva allorché, col lavoro Immanenze, oggetto della sua ricerca artistica è diventata l’interazione tra il corpo e gli elementi naturali.
Ha realizzato un progetto su Aria, Acqua, Terra, Fuoco e un altro sull’identità e il mondo interiore, Lampi di memoria. In quest’ultimo lavoro le immagini − photo-graphia nell’accezione letterale del termine − sono frutto di una personale ricerca sulla luce, non riprendono oggetti reali ma nascono da un accurato gioco di riflessi creati dalla luce naturale.
I progetti più recenti sono: Un piccolo mondo, dedicato alla madre, e Archeologie Familiari.
Ha pubblicato il volume fotografico-poetico Un piccolo mondo (2019); il racconto-saggio sull’arte preistorica Il grembo del tempo (2020); le sillogi Frammenti di emozioni (2019) e Fiori di Luna (2022). Interessata alla presenza femminile nel mondo dell’arte, ha realizzato i saggi critici Presenze (2022), sull’artista Carola Allemandi, e Sguardi Inconsueti (2023) su alcune fotografe.
Presente in varie antologie, ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2022 ha avuto la dignità di stampa al Premio “I Murazzi” per la silloge Se non fossi stata il tuo tempo (Genesi Editrice).
Collabora con periodici culturali. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
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