Liana de Luca è di origine illirico-partenopea. Laureata in lettere, ha insegnato negli Istituti superiori. Dopo una lunga sosta a Bergamo, dove è stata fondatrice e primo presidente del Cenacolo Orobico di poesia, del quale attualmente è presidente onorario, si è trasferita a Torino, dove è vissuta e ha operato fino alla morte avvenuta sabato 3 novembre 2018 nella sua casa.
Giornalista pubblicista, ha collaborato o collabora a quotidiani e periodici, fra i quali Arte-Stampa, Atelier, Città di Vita, Issimo, La clessidra, La nuova Tribuna Letteraria, L’Arena di Pola, La Rivista di Bergamo, L’eco di Bergamo, Le colline di Pavese, L’Umanità, Nuovo Contrappunto, Oggi e Domani, Ragguaglio Librario, Resine, Satura, Talento.
È redattrice della rivista Vernice.
Opere pubblicate con Genesi: Luoghi e tempi, 1983; Unica madre, 1988; La magnifica desolazione, 1990; La figlia dell’Olandese volante, 1991; Il posto delle ciliege, 1995; La grata, antologia poetica, 2000; Ragazze & Vecchiette, 2004; Okeanòs, 2005; Della buona ventura, 2008; La margherita della protesi, 2016; in saggistica Donne di carta, 1999; Uomini di penna, 2002; Scrittoio, 2007; Ubaldo Riva – alpino poeta avvocato, 2013. Per la Genesi cura la collana Check-in. In essa ha presentato finora i poeti Parini, Tibullo, Poe, Tasso, Blake, Michelstaedter. Fra i numerosi riconoscimenti conseguiti il “Fiorino d’oro” Firenze 2000 e i premi alla carriera Pannunzio 2008 e Murazzi, 2009.
Ha partecipato a convegni indetti dal Cenacolo Orobico, dall’Ateneo e dal Circolo Artistico di Bergamo, dal Centro di Studi Dannunziani e dalla Casa di Dante in Abruzzo a Pescara, dal Gruppo Poesia Attiva e dall’Elogio della Poesia a Torino, dalla Biennale di Poesia di Alessandria, dal Festival di Poesia Civile a Vercelli.
Profilo critico: “La de Luca è sovranamente in pace con le parole, il che significa una rinuncia a piegarle a dolce violenza a significazioni anche inusitate. La citazione dantesca o leopardiana, il rimando mediamente colto, s’innervano in parodia.” (Silvio Ramat)
“La de Luca ha sempre condotto il suo esercizio poetico, con partecipazione emotiva e distacco ironico, sui grandi della letteratura, mimandone motivi e stilemi (il suo splendido intarsio citazionale)”. (Elio Gioanola)
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