Temi di varia natura: / da quelli paesaggistici, a quelli / critici, ironici, civili, religiosi, / personali, parenetici, ecc.: Franco Zoja ci avverte, nella poetica premessa al libro, della varietà e della leggerezza della sua poesia, che tuttavia prende le mosse dall’agro degli avi, cioè da quella poesia caustica e corrosiva dei classici, che usavano lo sdegno e la frusta della più raffinata cultura per colpire i vizi e le mancanze dei peccatori, dei violenti e degli incolti. Zoja è sempre stato un devoto cultore delle espressioni più erudite e sapienti della poesia. Lo è stato – e lo è tuttora – in modo sanguigno e passionale, con una vocazione af­fermativa di volontà e di amore, non disgiunta da esclamazioni colorite e fiammeggianti, rivolte con enfasi ammirativa ai grandi geni del passato sia dell’antichità classica, come Virgilio, sia della letteratura moderna, come Leopardi e Pascoli. Gli exempla rappresentano per Zoja una sorta di catechismo della bellezza poetica, un libro ad ore come fosse il breviario del poeta: il conforto curativo ed esortativo che ogni amante della poesia dovrebbe sempre alimentare dentro di sé, per mantenere vigile l’attenzione poetica e per saperla rivolgere al di sopra del profano che invade la quotidianità con fatti e misfatti sempre banali, umili, insignificanti. Il pensiero del poeta, invece, deve sapere elevarsi al di sopra della banalità superficiale e deve sapere cogliere il legame profondo che unisce fra loro le cose del mondo e che esprime le leggi ripetitive con cui si manifestano. Tuttavia, i legami della poesia debbono essere “leggeri”, nel senso che debbono manifestarsi per rapide intuizioni rivelatrici, che abbagliano nello spazio breve di un distico, due versi sigillati insieme, come le valve della conchiglia, da una rima che funziona da cerniera, capace di salvaguardare la perla di significato che vi è racchiusa.
Continua con sicurezza e con fascino il viaggio di incantamenti e di discanti di Franco Zoja dentro i riti e i miti della poesia contemporanea, disegnata come un arcobaleno senza tempo che congiunge le nostre origini classiche più che millenarie con la contemporaneità predona e dissipatrice dell’era capitalistica in cui viviamo.

Sandro Gros-Pietro

Anno Edizione

Autore

Collana