Di origini laziali (Nettuno, Roma, 12 Marzo 1936), Renzo Ricchi vive e lavora a Firenze dal 1956. A causa delle precarie condizioni economiche della famiglia paterna, cominciò a lavorare giovanissimo, svolgendo varie professioni occasionali. Solo a trent’anni intraprese la professione alla quale aspirava, cioè il giornalismo. Redattore – prima come corrispondente dalla Toscana, quindi a Roma – del quotidiano l’“Avanti!”, nel 1974 fu chiamato a Firenze dall’allora Presidente della prima Giunta Regionale Toscana, Lelio Lagorio, in qualità di suo addetto stampa nonché di capo-redattore della rivista di politologia, problemi istituzionali e cultura (e più tardi di storia moderna e contemporanea) “Città & Regione”. Ha mantenuto il primo incarico fino al 1978, anno in cui è passato, come redattore, alla RAI-Radiotelevisione Italiana; e il secondo per nove anni. Contemporaneamente, per dieci anni, ha diretto una rivista bimestrale di studi teatrali a livello universitario, “Quaderni di teatro”.
Prima dell’ingresso alla RAI ha collaborato a riviste come il “Ponte” e “Mondo Operaio” e, sporadicamente e per brevi periodi, a “Il Mondo” (nel periodo in cui fu diretto da Arrigo Benedetti).
Agli inizi degli Anni Settanta sono usciti i suoi primi libri, che da allora si sono succeduti nei vari settori dei suoi interessi (poesia, testi teatrali, narrativa, saggistica). Numerose le traduzioni all’estero delle sue opere.
Pubblica nel 2016 l’opera teatrale Nella pena del tempo, costituita da cinque testi teatrali, prefata da Teresa Megale.
Per la Casa editrice Le Monnier ha curato e coordinato per qualche anno una collana di libri sull’Europa.
Per approfondimenti critici si possono consultare i suoi archivi: presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze per la poesia, la narrativa e la saggistica; presso la Biblioteca del Burcardo di Roma per l’attività drammaturgica; presso la Fondazione Turati di Firenze per l’attività giornalistica.
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