Giovanni Chiellino è nato a Carlopoli nel 1937 da Giuseppe e Giuseppina. Dopo un’infanzia trascorsa nel sereno, anche se affollato, ambiente familiare, tre sorelle e quattro fratelli tutti più vecchi di lui, a cui si aggiungeva uno zio materno che molto ha influenzato l’evolversi del suo tragitto culturale, ha iniziato le scuole elementari nel paese natio e a Catanzaro Lido, seguite dalla scuola media e dal liceo classico a Catanzaro. Quindi si è trasferito a Padova per iscriversi alla facoltà di medicina e chirurgia, dove è rimasto fin quasi alla laurea, quando, per motivi economici, si è trasferito a Torino, dove ha ottenuto, come laureando, il posto di Capo allievo interno presso la Clinica medica del professor Dogliotti, che gli ha assicurato vitto e alloggio sino al conseguimento della laurea a fine 1966. Specializzatosi in Pediatria ha esercitato come pediatra libero professionista e convenzionato fino al pensionamento nel 2002.
A Torino ha cominciato a frequentare, oltre che l’ambiente medico, anche il mondo letterario avendo modo di conoscere personalità importanti della cultura: Sandro Gros-Pietro, Giorgio Bárberi Squarotti, Italo Calvino, i fratelli Angelo e Stefano Jacomuzzi, Lionello Sozzi, Liana De Luca.
Nel 2002 gli è stata conferita, presso l’università degli Studi Bicocca di Milano, la Laurea Apollinari Poetica da una giuria presieduta dal prof. Orazio Antonio Bologna.
Attualmente vive a Caselette, piccolo comune alle porte della Val di Susa.
In poesia ha pubblicato Galateo per enigmi, Genesi, 1988, per il quale ha riscosso lusinghieri giudizi; Daedalus, idem, 1990, con prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti e con cui ha ottenuto il primo premio Degli Editori Felsine 1991; Nello spazio della mente, Lineacultura, 1992; La partita, 1994, plaquette con la quale ha ottenuto il primo premio Accademia dei Dioscuri; Nel cerchio delle cose, Genesi, 1994, con cui ha conseguito i primi premi Aeclanum e Pablo Neruda, nel 1995 e il Poseidone-Paestum, nel 1996; La voce della terra e altre voci, Genesi, 1998, primo premio Civitella di Carosino 1999; Il volto della memoria, Edizioni Scettro del Re, 2000 con cui ha vinto il Premio dei Lirici greci nel 2001 e il premio Gaetano Viggiani nel 2004; Il giardiniere impazzito, Genesi, 2001 con cui ha ottenuto i primi premi Città di Moncalieri ed Aeclanum nel 2002; Nel corpo del mutare, idem, 2004, con cui ha ottenuto il primo premio speciale Città di Aosta; Tela di parole, idem, 2007, con cui ha ottenuto il primo premio Poseidonia Paestum nel 2008 e Iniziative Letterarie, Milano, 2008; Luce crepuscolare, idem, 2011; Da tempo a tempo, idem 2016.
Tra l’altro è inserito nelle antologie: Le Maschere Invarianti, a cura di Marzio Pieri e Silvio Ramat, Genesi, 1992; L’Altro Novecento, 1º vol. 1995, 3º vol. 1997 di Vittoriano Esposito; La poesia Contemporanea a cura di Bruno Maier, Guido Miano Editore 1997; L’Erbosa Riva, a cura di Elio Andriuoli e Sandro Gros-Pietro, Genesi 1998; Trent’anni dalla Genesi, idem 2010. Inoltre è citato in La Pratica della Letteratura-Novecento, di Giuseppe Giacalone, Frat. Ferrara Edit. 1997; Letteratura Calabrese di Antonio Piromalli; Storia della Civiltà Letteraria Italiana, vol. V, tomo II, diretta da Giorgio Bárberi Squarotti.
Come pubblicista collabora a numerose riviste di letteratura, è redattore di Vernice, è socio fondatore dell’Associazione Culturale onlus Elogio della Poesia. Ha partecipato nel 2002 alla rassegna poetica Elogio della Poesia, nel 2003 al Convegno denominato Nostalgia dell’Eterno, nel 2006 al Convegno Natura benigna Natura matrigna e sempre nel 2006 all’Incontro di Poesia: La gioventù del mondo che si sono svolti a Torino. Molti suoi interventi sono stati pubblicati in riviste fra cui Vernice, Porto Franco, Talento, Riscontri, Alla Bottega, La Procellaria ecc.
La sua poesia sviluppa un andamento narrativo e sembra appartenere al versante dell’affabulazione poetica, con ipotesi di una mimesi che è invenzione/evocazione del grande mito del Novecento del viaggio dentro la mente, ma con concessioni descrittive a particolari umani e sociali evocati dai ricordi della gioventù e, per contralto, con citazioni mitiche e con visitazioni a personaggi della letteratura. Lo sviluppo del discorso poetico è poematico e tendenzialmente assertivo; l’impianto versale è libero.
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