Il libro offre un saggio del nuovo modo di spiegare la Commedia, e fa anche da introduzione a un Commento magno di prossima stampa, presentando i principi di base e una serie di documenti mai prima repertati che hanno permesso una svolta copernicana nell’interpretazione di Dante.
L’autore, inoltre, ammicca idealmente a chi legge, e specie ai professori d’Italiano, come a impetrare una risposta di coscienza: se dopo aver constatato e riconosciuto l’inaffidabilità delle note secolari ai canti, ritengano ancora proponibile ai ragazzi il solito Dante che non è Dante, privo cioè dei nuovi, immensi contenuti e valori di formazione emersi dalla ricerca, massime quelli della buona politica e della Pace, che hanno reso l’Italia maestra di civiltà all’Europa e al mondo.

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