Amato Novelli (Roma, 1922) medico poeta scrittore e saggista, professore emerito di Patologia Generale nell’Università di Genova, Premio Marzotto 1965 per la Medicina. È inserito nel Dizionario degli Autori italiani contemporanei (Catanzaro, 1992) e in quello edito da Miano (II ed. 1996) nonché nella Storia della letteratura italiana – Il secondo Novecento (Milano, 1993) in Arte e Poesia dei nostri giorni (Catanzaro, 1992) ne L’altro Novecento Vol. III, La poesia etico-civile in Italia, a cura di Vittoriano Esposito, Ed. Bastogi, 1997, e in numerose antologie, tra cui Tante poesie (Vita e Pensiero, 1994), Petali (1990), La poesia contemporanea (Milano, 1992), Poesia ligure contemporanea (con traduzione in lingua romena, 1994), Stelle d’Europa (1993), Il Corimbo (1997) ecc.
Ha conseguito numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Caffaro Città di Genova per la poesia (1985), il Nazareno (Roma, 1990), il Città di Marcellinara (1990), il Città di Valletta (1991 e 1993), il S. Margherita Ligure – Franco Delpino (1991), il Montecatini Terme (1995), il Vivere il mare – Vittorio G. Rossi (1996).
Fa parte del cenacolo dei Medici Scrittori Liguri (AMSUL) ed è tra i fondatori e redattori della rivista letteraria Prosapoesia (Editrice Liguria, Savona).
Opere pubblicate: La lucciola nella bottiglia (1979), Fogli di calendario (1980), I giorni dell’ira – 1942/45 (1981), Il colchico nel bicchiere (1982), Concerto a mezza voce (1983), L’anacoreta di città(1984), Italia, quasi un’isola (1986), I momenti (1987), Poesie per una bancarella (1988), Calìe (1990),Il piccolo libro del mare (1990), Il labirinto (1990), Il principio e la fine (1991), Le cose (1992 e 1997),Talithà kumi (1993), Viaggio tra gli uomini (1995), Gocce di mare (1996), Oltre la voce (1997), Le notti (1998); L’albero anacoreta (2000); Il cacciatore di nubi (2001); La pagina bianca (2001); Le memorie e il vento (2004); e di narrativa L’oasi bianca, racconti autobiografici (2004).
È morto a Genova nel febbraio 2009.
Profilo critico: “La sua poesia, legata ad una concezione profondamente religiosa della vita, mira ad una espressione concisa ed essenziale, con un linguaggio nitido, incisivo, d’immediata comunicativa, ma denso di pensiero, accompagnato da una costante attenzione alle sofferenze umane” (Enzo Concardi).
“C’è una trasparenza mirabile del verso, che bene esprime una profonda saggezza della vita, raggiunta con un’ascesi luminosa della letteratura e dell’esperienza umana” (Giorgio Bárberi Squarotti).
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