Pompeo Giannantonio, per oltre trent’anni docente all’Università di Napoli, è morto nel 2001 all’età di settantotto anni. A lui si devono la nascita di due importanti riviste scientifiche: nel 1962, insieme al grande storico e filologo Salvatore Battaglia, dette vita a Filologia e Letteratura, e nel 1973 creò il trimestrale Critica letteraria di cui è stato il direttore responsabile. Collaborò a lungo con un altro grande storico della letteratura, Giorgio Petrocchi, con il quale scrisse uno dei suoi testi fondamentali, Questioni di critica letteraria.
Tra le numerose opere della sua intensa attività critica ricordiamoBibliografia di Gabriele Rossetti, 1959; L’Arcadia napoletana, 1962; Giuseppe Parini; 1963; Pietro Giannone, 2 voll., 1964-1965;Il Commento al «Purgatorio» di Dante Alighieri, opera inedita di Gabriele Rossetti, 1967; Dante e l’allegorismo, 1969; Cristoforo Landino e l’Umanesimo volgare, 1971; Lorenzo Valla, filologo e storiografo dell’Umanesimo, 1972; Letteratura e meridionalismo, 1975; Manzoni e il romanzo nero, 1979; Salfi e De Sanctis, storiografi della Letteratura, 1980; Contemporanea, 1981; I Malavoglia e la borghesia, 1982; Lucia e il personaggio femminile nel romanzo europeo dell’Ottocento, 1983; Endiadi. Dottrina e poesia nella «Divina Commedia», 1983; Rocco Scotellaro, 1986; Il lavoro ne «I Promessi Sposi», 1986; Dante, S. Francesco e la tradizione Francescana, 1987; Inediti per Galateo, 1987; Arte e pastorale in S. Alfonso, 1988; Il mondo contadino nella narrativa di Carlo Pastorino, 1988; Alla scuola del Manzoni, 1989.
Per la saggistica ha vinto i premi Basilicata 1986, Nicola Scarano 1987, Vanvitelli-Città di Caserta 1988.
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