Francesco De Napoli è nato a Potenza nel 1954. Vive a Cassino, ove lavora presso l’Assessorato alla Cultura. Ha pubblicato di poesia Noùmeno e realtà, 1979; Fernfahrplan, 1980; La dinamica degli eventi, 1983; L’attesa, 1987; Il pane di Siviglia, 1989; Contagi, Epigrammi, 1991; Urna d’amore, 1992; Dialogo serale, 1993; Poesie per Urbino, 1996; Nel tempo-A Zenja, 1998; Carte da gioco, 1999; Giogo/forza, Epigrammi, 2000; di narrativa Banalità, 1994; Animatore d’ombre. Professione di fede d’un bibliotecario, 1996; di saggistica Breve profilo della poesia italiana del secondo Novecento, 1991; Attività culturali nel Cassinate, 1995; La letteratura di protesta del Novecento, 1997; Scritti e interventi sui problemi della cultura, 1997; Graffiti poetici dall’universo giovanile sommerso, 2000; Del mito, del simbolo e d’altro. Cesare Pavese e il suo tempo, 2000. Ha curato le antologie Poeti di Paideia, 1994; Ciò che non siamo. Omaggio a Eugenio Montale, 1996; Il fiore del deserto, 1998; Ritmo Cassinese per un nuovo Umanesimo, 2000; Rocco Scotellaro oltre il Sud, 2003. Nel 1978 ha fondato a Cassino il Centro Culturale “Paideia”. Nel 1991 ha dato vita, sempre nella Città Martire, all’Istituto per le ricerche sociali “Antonio Labriola”.
È già apparso su Vernice 13, 19/20 e 29/30 con inserti di poesia e sul n. 24/25 con un saggio.
Profilo critico: “De Napoli scrive davvero bene, il suo lavoro è solido e ben fatto; i suoi libri sono costruiti con intelligenza letteraria, una dote rara in questi tempi in cui si pubblica di tutto e tutti. La tensione interiore che li attraversa mi ha veramente toccato. E questo è merito di quella intelligenza e di quella sensibilità che De Napoli ha saputo far diventare una vera e propria voce” (Pier Franco Donovan).
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