Nata a Torino, dopo una laurea in storia del Cristianesimo ed essere stata assistente all’Università di Scienze Politiche di Bologna, Maria Letizia Cravetto ha scelto di vivere a Parigi.
Nel 1986 è stata nominata all’Istituto Italiano di Cultura, da cui ha rassegnato le dimissioni nel 1994. Nel 1995 è diventata Directeur de Recheche al Collège International de Philosophie, animando negli anni sucessivi una serie di Conferenze all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS) ed essendo poi responsabile di un seminario di antropologia alla Maison des Sciences de l’Homme.
Ha pubblicato: Tutti sanno (romanzo), Ed. delle Donne, Roma, 1977; Le Chant de la Mort (raccolta di fiabe e poesie), prefazione di M. Deguy, Seghers, Paris, 1978; Histoire de la littérature italienne (Des origines à nos jours), in Clartés (Encyclopédie du Temps Présent), Ed. Tecnologia, 1980-1981; Il libro di Sara (poesie), prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti, Genesi, Torino, 1981; Viola, Violaciocca, tempo d’Avvento (teatro), prefazione di A. Fonyi, idem 1982; Navrate (romanzo), Giardini, Pisa, 1986; Francesco e il mangiatore di fuoco (romanzo), Edizioni Giuseppe Laterza, Bari, 1997; Il lotto dell’Uomo (poesie: edizione bilingue), prefazione di G. Scalia e M. Deguy in In forma di parole, Bologna, 1997; Più del silenzio e della Luce (poesie) Genesi, Torino, 2013.
Maria Letizia Cravetto ha inoltre pubblicato alcuni racconti e diversi articoli di riflessione teorica (Corps Ecrit, Il piccolo Han, La Quinzaine Littéraire, Le Monde, Littérature, Nuovi Argomenti, Poesie, Temps Modernes, Traverse, ecc.) Nel 1985 e nel 1987 è stata invitata per alcune conferenze dal dipartimento italiano della Columbia University di New York.
Autrice di poesie, fiabe, racconti, romanzi, teatro, saggi critici, studi di formulazione teorica della scrittura creativa, documentazioni di aspetti della storia della letteratura, ha derivato dal magistero di Barthes e di Lacan una straordinaria sensibilità all’uso e alla ricognizione sia del mito sia della connessione psicologica degli eventi e delle emozioni e ha elabrato una ricerca linguistica tanto rigorosa quanto polisemantica sull’essenzialià enigmatica della parola.
Per dimostrare che i concetti sviluppati da Michel de Certeau, in L’Invention du Quotidien. 1. Arts de faire (Paris, Gallimard, 1980) potevano trovare un’applicazione pratica, Maria Letizia Cravetto ha aperto Evidenza, studio di stile e di comunicazione. Coinvolgendo artisti internazionali Maria Letizia Cravetto ha rinnovato la busta zuccheri Begin Say ed ha messo in luce che l’estetica coinvolge ogni momento del quotidiano. Questo processo l’ha condotta a creare una linea di doni per la stessa azienda, e a organizzare mostre di oggetti insoliti di artisti conosciuti e sconosciuti.
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