Bruno Chiesa, nato a Torino nel 1938, laureatosi in filosofia nella sua città nel 1965 è morto nel 2002 dopo una lunga e dolorosa malattia.
Fino al 1968 aveva svolto attività di insegnamento in valle d’Aosta, poi proseguì l’impegno nella scuola a Torino come ordinario di storia e filosofia presso il liceo classico Vincenzo Gioberti e negli ultimi anni presso quello scientifico Carlo Cattaneo. Nel 1968 si sposò con Dina Gado; insieme ebbero il figlio Geminiano, oggi ingegnere aereospaziale. Gli anni del soggiorno in valle d’Aosta ispirarono al poeta le raccolte Mille versi in Valle d’Aosta, 1972, e Chàtillon fra un rigo e l’altro, 1974. Nel 1982 uscì il suo libro più importante, Nella chiara piazza di Saint Vincent, con introduzione critica di Stefano Jacomuzzi, nei caratteri della Genesi Editrice, Torino: l’opera è composta dal poema eponimo e dal secondo poema Chamois come sognando.
Lascia dei manoscritti inediti su cui stava lavorando quando è stato colto dalla malattia.
La poesia di Bruno Chiesa è fortemente connotata da un andamento narrativo e romanzesco del dettato, ricca di dialogo e di movimento scenico, pur nel riguardo e nella memoria della misura versale voluta dalla tradizione poetica, ed è volta ad affabulare attraverso la purezza del sentimento d’amore, disinteressato e casto, la luce rivelatrice di una vita superiore e perenne. Come intellettuale, Bruno Chiesa si impegnò fortemente nella difesa e nella valorizzazione degli ideali di vita cristiani e cattolici, ponendosi per i suoi alunni come esempio di scelte coerenti ed etiche, illuminate dalla sicurezza nella fede.
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