La formazione umanistica di Armando Santinato, iniziata nei Collegi di don Bosco, in Piemonte ed a Roma, si è completata presso l’Università di Torino con la Laurea in Materie Letterarie prima ed in Pedagogia poi.
La scelta dell’insegnamento riveste una particolare dimensione tra molteplici interessi ed attività. Ha vissuto con passione l’esperienza di docente presso l’Unitre di Moncalieri, dove tiene lezioni di Storia della Poesia.
L’amore per “l’arte poetica” risale ai tempi del collegio dove ottenne i primi scherzosi riconoscimenti di “poeta”. Allora, partecipava e collaborava pure alla preparazione di “recite musico letterarie”, dette “accademie”.
Il ritorno alla “composizione poetica” è avvenuto dopo lungo silenzio, anche per sollecitazione di cari amici, quali Aniello Arbucci e Gaetano Fiorentino.
Ma, per la sua formazione, deve molto ai professori universitari: Pasquale Giuffrida, per l’apprendimento del Latino, e Remo Fornaca, per la Pedagogia.
Un ricordo speciale merita il preside Cesare Mussini, critico letterario, che gli fu di guida, durante i primi approcci con l’insegnamento, nelle Scuole superiori.
Il ritorno concreto alla poesia è coinciso con la pubblicazione Tentazioni liriche presso l’Editrice Tirrenia, Torino 1989, Salso delle barene, Genesi Editrice, Torino 2002, Tentazioni mistiche, idem 2004, Tentazioni simboliche, idem 2008 e Trattato lirico di cocente gelosia, idem 2010, All’ombra dei tuoi occhi, idem 2014, Trattato lirico di cocente nostalgia, 2015, Quell’ignobile gesto di un tiro di schioppo, 2017.
Ha partecipato ai Convegni di poesia Extra moenia intra moenia, Palazzo Carignano, Torino 2002 e Nostalgia dell’Eterno, Palazzo Graneri della Roccia, Torino 2003.
È stato redattore della rivista Vernice e ha fatto parte della giuria del Premio I Murazzi di Torino.
È mancato a Torino, dopo un intervento chirurgico, il giorno 11 dicembre 2017.
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