Yaro Petti è nato in Puglia, a Candela, nel 1953 e dal 1968 risiede a Torino.
Coniugatosi nel 1996, esercita la professione di hair stylist.
Si è dedicato con impegno costante negli anni alla poesia e ha realizzato alcuni libri in versi: Tentativo d’amore, con prefazione di Piero Rachetto, Voci Nuove, Torino, 1982; Ieri… pane e zucchero, con prefazione di Giancarlo Borri, Italscambi, Torino, 1983; Ti parlerò d’amore, con prefazione di Romano Battaglia, Genesi, Torino, 1991; Battiti d’amore, con prefazione di Giuseppe Giulino e nota di Don Renzo Savarino, Genesi, 2000; Cercavo l’amore, con prefazione di Sandro Gros-Pietro, 2001.
Il suo nome è stato inserito nel Dizionario dei poeti del Duemila e nell’antologia Parnaso contemporaneo, Latmag editore.
Yaro Petti è stato definito dalla critica “il poeta dell’amore” per la capacità di coinvolgere nella sfera emotiva tutti gli esseri del creato da quelli umani alle creature animali e vegetali, da quelle della vita quotidiana anche più sofferta agli elementi del paesaggio. Si tratta, quindi, di “amore” nell’accezione più alta del termine. Lo scrive anche Marco Neirotti: “I tuoi versi srotolano sulla carta slanci e freni dei sentimenti che ci sembrano i più semplici: amore, amicizia, il bene e il male di vivere. Ma la semplicità si ingarbuglia via via che cresce la sensibilità di chi racconta facce segrete.” Di lui, Romano Battaglia scrive: “Yaro Petti è il poeta delle parole semplici scaturite dal sentimento senza squilli di tromba, senza esasperazioni passionali. La sua natura cristallina è fresca come l’acqua di un ruscello che bagna e rende fertili i campi, le foreste, i grandi giardini della terra.”
Nell’opera di Yaro Petti, oltre all’elevazione dei sentimenti, c’è anche posto per una ricerca stilistica, come rimarca Giorgio Bárberi Squarotti: “La sua poesia di meditazione e di anima è di una purezza e di una limpidezza esemplare.” Padre Vittore Mazzuri, nell’ultimo libro Battiti d’amore, a margine delle note biografiche sull’autore scrive che per Yaro Petti “la poesia è il canto dello spirito”. Nella prima bandella dello stesso libro, Don Renzo Savarino osserva che “di fronte all’enigma della vita, all’alternarsi dei giorni, all’incognita del futuro sgorga da queste pagine un messaggio di speranza un positivo appello a un ottimismo, fondato non sulle nostre forze, ma sull’amore misericordioso di Dio che tutto abbraccia.”
LIBRI DI QUESTO AUTORE
I commenti sono chiusi