LETTERE A MIRIAM

La pubblicazione delle Lettere a Miriam è un evento festoso della poesia italiana per almeno due validi motivi. Il primo – che a mio giudizio è anche il più importante – perché il libro contribuisce a rendere giustizia all’originalità e all’audacia di Miriam Pierri che, benché sia conosciuta e commentata da tutti i principali poeti e critici italiani, non ha mai trovato il riconoscimento che le spetta presso i grandi editori italiani di Poesia, i quali, come bene si sa, sono gli unici a imporre il nell’orientamento del gusto dei lettori. Non credo che le abbia fatto ombra il nome celebre che ella ha ricevuto dal padre, il ruolo svolto dal genitore all’interno della storia recente della poesia italiana, l’intersecazione e l’incontro dei reciproci destini con Alda Merini e il fracasso o l’obnubilamento di notorietà e di chiacchiericcio che ne derivò. Non penso neppure che abbia potuto nuocerle il suo carattere di sognatrice appartata, più incline a seguire le alternative dei progetti improbabili che non, al contrario, disponibile a vivere con partecipazione le occasioni della quotidianità. Penso invece che la diffidenza della grande editoria italiana nei confronti della sua pur ampia produzione letteraria sia dovuta all’originalità della sua invenzione poetica, giudicata sempre troppo anticipatrice dei tempi ovvero troppo lontana dalle mode del momento. Ma ciò che stupisce ancora di più del “fenomeno Miriam Pierri” è che, malgrado il silenzio della grande editoria nei suoi riguardi, la sua figura di scrittrice, poetessa e pittrice sia stata così centrale e presente nelle vicende artistiche e culturali di tutto il Paese. Basti sfogliare con interesse – e con il dovuto sentimento di devozione – questo libro di voci e di scritti che fanno da contorno alla voce e alla scrittura di Miriam: si noti l’ampiezza e la qualità del coro dei mittenti, la profondità e la convinzione dei loro accenti, il grado di confidenza e di frequentazione con il lavoro di Miriam che tutti gli amici che intervengono nella sua vita le manifestano con spontaneo trasporto. Intorno a Miriam si riunisce un simbolico salotto di scrittori, letterati, artisti che commentano il lavoro di lei e che le inviano testimonianze, congratulazioni, interpretazioni, apprezzamenti da ogni parte del Paese e anche dall’estero. La solitudine sacrale dell’abitazione di Miriam, il suo appartato pensatoio, viene, in realtà, rovesciato in un contrappasso dantesco con una partecipazione diffusa al lavoro della scrittrice da parte delle menti più sensibili e più attive che hanno alimentato e che hanno arricchito la cultura italiana negli anni in cui Miriam ha svolto la sua missione creatrice. E da questa considerazione deriva il secondo aspetto per cui questo libro rappresenta un evento gioioso della poesia italiana: lo è, perché sono così vivaci e fervidi gli interventi dei tanti amici di Miriam da costituire indubbiamente la “prova provata” di quanto la poesia nel nostro Paese sia stata, nel corso del secondo Novecento e lo sia ora nel primo Duemila, un laboratorio alacre di creatività, di studio, di documentazione e di corrispondenze tra anime virtuose che hanno fatto della scrittura poetica non già un mestiere per “tirare quattro paghe per il lesso” bensì un’elezione di amicizia e di corrispondenze affettive e culturali, con una declinazione del sapere umano e in particolare modo della poesia che non ha nulla di mercificato e di colluso con gli interessi di portafoglio, ma che è quasi esclusivamente orientato al perseguimento del sogno della bellezza e della sperimentazione ad oltranza delle visioni e delle fantasticherie, come Miriam bene insegna attraverso l’intera sua opera creatrice di romanziera, di poeta e di pittrice. Forse, proprio questa considerazione di indifferenza della Poesia nei confronti delle leggi del profitto è la spiegazione più coerente e probabile dell’imbarazzo evasivo con cui la grande editoria italiana ha trascurato l’incontro con Miriam Pierri.

Sandro Gros-Pietro

Anno Edizione

Autore

Collana

Recensioni

Non ci sono ancora recensioni.

Scrivi per primo la recensione per “Lettere a Miriam”

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati