A riprova che il romanzo contemporaneo non è unicamente ridotto all’analisi psicologica del protagonista, ma che può conservare l’incanto del sogno, della fantasia e più di tutto dell’invenzione del verosimile, la nota scrittrice torinese Paola Grandi, già premiata autrice dei due romanzi La commessa dagli occhi verdi e Il prato fiorito, presenta due racconti di straordinario lindore stilistico, Il vento dalla steppa e La festa del sole nascente.
I racconti hanno in comune il pregio di una scrittura colta ed efficace, che, nel primo racconto, scorre veloce e incisiva verso un’ambientazione di realismo magico e di favola gotica, ove si narra di una città posta a cerniera di più civiltà diverse, porto marinaro di passaggio che nei secoli si trasforma in luogo museale di celebrazione delle arti e della musica, ma che conserva l’incombenza della vicina steppa, da cui emanano come demoni gli zingari, insieme ai lupi e alle aquile, capaci di sopraffare gli sprovveduti visitatori, ipnotizzati dal fascino sirenico e letale di un mondo sconosciuto.
Nel secondo racconto trionfa lo spessore descrittivo della ricostruzione verosimile di ambienti e di fatti realmente accaduti, nell’imminenza della caduta dell’impero romano d’Occidente, nella ricchezza di una parola scritta visionaria eppure puntigliosamente particolareggiata, per dettagli e per intrecci causali degli eventi, collocati ai tempi dell’imperatore romano Teodosio I, in una collusione di civiltà che si sovrappongono sul proscenio della storia, tra barbari civilizzati e romani imbarbariti, tra pagani cristianizzati e cristiani paganizzanti, nel simbolo accomunante della festa del Sol Invictus, il 25 dicembre, dedicato ad Apollo e che diventerà nei secoli successivi la festa della nascita del Cristo, cioè il Santo Natale.
La bellezza dei racconti di Paola Grandi risiede non solo nel fascino ammaliante della sua cultura, ma più di tutto nella sua sapiente immaginazione che sa ricostruire le forme della realtà anche al di là del documento reale, in una comprensione dei fenomeni e delle emozioni umane che lascia un segno profondo nella mente del lettore.

Sandro Gros-Pietro

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