Il Monastero dalle 13 celle
![]() |
€ 12,00
EUR
Spedito in 2 giorni
|
Descrizione Inserisci un commento |
Prefazione L’atmosfera di ambientazione del romanzo di Miriam Pierri, Il Monastero dalle 13 celle, sembrerebbe evocare gli elementi narrativi tipici del romanzo gotico di ottocentesca memoria: il monastero, le atmosfere cupe, i rumori di ferraglia, il dilavare della pioggia, le violenze fra le mura dei monasteri, le ambientazioni nei sotterranei, i borghi medievali sospesi in un tempo indefinito, senza tracce di luce elettrica o di altre forme di modernità. Tali elementi fantastici di narrazione fecero la fortuna di molti scrittori classici, basti ricordare che lo stesso Manzoni nel suo capolavoro narrativo ricorre più volte con successo nello sviluppo della vicenda de I promessi sposi a proporre dei contesti chiaramente di carattere gotico: il castello di Don Rodrigo e più ancora quello dell’Innominato, mentre al sommo dell’inclinazione gotica si colloca tutta la vicenda di passione erotica, di pentimento e di castigo della Monaca di Monza. Elemento di straordinaria impronta stilistica è fornito dalla scelta del linguaggio, volutamente onirico, ma anche lapidario ed essenziale, con formule che amalgamano in una sola dimensione espressiva la metafora poetica e la denotazione narrativa. Ogni frase diviene una monade letteraria, quasi fosse un elemento autonomo, una sentenza aforistica, tanto precisa quanto spiazzante, sempre giocata tra gli estremi della ragione e della follia, in un angolo a giro della sapienza umana. Sandro Gros-Pietro |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.