Libera
![]() |
€ 18,00
EUR
Spedito in 2 giorni
|
Descrizione Commenti dei lettori |
PREFAZIONE Il carattere più indicativo della Poesia di Massimo Botturi è quello della contemporaneità e più esattamente dell’attualità letteraria, con una netta predilezione per gli autori stranieri, fra i quali grande influenza acquistano gli scrittori angloamericani. Va detto che appena si pronuncia una teoria o un’affermazione, il filosofo Karl Popper subito raccomanda di applicare il principio della confutabilità e dimostrare che tale congettura può essere immediatamente impugnata, perché se non lo fosse, sarebbe un atto di fede o anche soltanto un’apodissi e non sarebbe utile all’approfondimento del discorso. Per tranquillizzare i seguaci di Popper, basterà indicare la ricca sezione Graffiti del libro di Poesia Libera e si vedrà che l’Autore organizza oltre una trentina di homages rivolti ad altrettanti scrittori della modernità: quelli di nazionalità inglese o americana ovvero anche di altre nazionalità, ma che si sono prevalentemente espressi in inglese, sono appena otto, mentre quelli italiani sono esattamente il doppio. Poi ci sono autori greci, spagnoli, francesi, portoghesi, polacchi e anche caraibici. Va detto che sono tutti autori di vaglia, noti al grande pubblico, escluso, forse Pierluigi Cappello, non perché sia negletto, anzi tutt’altro, ma perché la malattia e la morte lo hanno colto proprio mentre si stava imponendo all’attenzione più allargata. Sandro Gros-Pietro |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
Probabilmente sarà l’ultimo nel suo genere, perché ritengo rappresenti l’apice stilistico di ciò che posso e voglio esprimere, per questo è così corposo e diviso in sezioni distinte.
Pensatelo come una sorta di viaggio, il racconto di un uomo nelle sue tappe fondamentali: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità, la scoperta dell’amore, della bellezza, della ricchezza artistica, ambientale.
La presa di coscienza, infine, della malattia e della morte.
Siamo in presenza di 260 testi, circa 300 pagine. Non voglio chiamarlo testamento letterario, ma sicuramente è un documento che meglio di altri testimonia l’avventura del mio scrivere.
Ringrazio sin da ora anche chi vorrà approfondire, conoscere, suggerire, criticare, o semplicemente, sorvolare.