Cabaret
![]() |
€ 13,00
EUR
Spedito in 2 giorni
|
Descrizione Inserisci un commento |
Prefazione Mario Rondi è fra i più autorevoli esponenti della letteratura italiana contemporanea espressa in chiave ironica e anche comica. È un versante che fino ad alcuni decenni or sono vantava una prestigiosa presenza di autori capaci di trattare le più elevate tematiche umanitarie, trasformandole mirabilmente in sequenze di amari sorrisi o di gioiose pene. Erano scrittori che accordavano un aspetto preponderante alla sperimentazione e all’innovazione del linguaggio, per cui proprio da loro è nata tanta parte del surrealismo e dell’avanguardia. Si pensi ad Aldo Palazzeschi ed Emilio Gadda, a Cesare Zavattini e a Giovannino Guareschi, a Concetto Marchesi e a Pasquale Festa Campanile. Straordinaria importanza, in questo genere di letteratura, ebbe il teatro sia nelle sue espressioni più leggere sia nelle rappresentazioni di maggiore intensità drammaturgica, a partire da Ettore Pratolini ed Eduardo De Filippo per arrivare fino a Dario Fo e Giobbe Covatta. I nomi da fare sarebbero moltissimi, ma conviene chiarire che più ci avviciniamo all’attualità più si assottiglia la pattuglia degli scrittori comico-ironici di alto profilo letterario e più si ingrossa, in controtendenza, la schiera degli attori comici, cabarettisti e caricaturisti che oggi sono divenuti la piaga della televisione e della radio per via dell’infimo livello di banalità e scurrilità con cui si esprimono, bene al di sotto del teatro popolare di tradizione plautesca. Ne è derivato il luogo comune di gran parte della critica letteraria di considerare l’ironia e la comicità come una sorta di sotto-letteratura del disimpegno se non addirittura di idiozia gratuita o di pura sconcezza, con quello stesso atteggiamento di fastidio ovvero di mala sopportazione con cui si considera la pornografia, che è ritenuta espressione artistica deteriore del ben più blasonato eros. Sandro Gros-Pietro |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.